VALENTINARTE è una Galleria d’Arte che da 38 anni celebra l’arte di qualità, la creatività e l’eleganza attraverso una selezione esclusiva di opere originali, grafiche, incisioni e sculture. Con un forte impegno per la ricerca della qualità e dell’innovazione nel mondo dell’arte figurativa contemporanea italiana, VALENTINARTE dal 1987 si distingue per la sua capacità di proporre tradizione e modernità in ogni opera esposta. La visione di VALENTINARTE è quella di promuovere la cultura artistica attraverso l’esposizione di opere che non solo arricchiscono gli spazi, ma stimolano la riflessione e l’emozione. Grazie all sua posizione sulla conosciutissima Salita Serbelloni 10 , rende l’arte contemporanea italiana facilmente accessibili a tutto il mondo che da anni viene a visitare Bellagio, sul Lago di Como e chiunque desideri arricchire la propria vita con bellezza e unicità dopo un primo contatto in loco ha la possibilità di continuare ad avere informazioni e acquistare online su www.valentinarte.com. Negli anni sono state fatte fiere a New York e mostre a tema in Galleria, collaborazioni con spazi d’arte oltreoceano visto anche la grande esperienza nel far arrivare le opere ai clienti di tutto il mondo con spedizioni accuratamente preparate e seguite. Ecco i quattro artisti che VALENTINARTE presenterà a YouNique 2025: BERNARDO PERUTA La ricerca di Bernardo Peruta (Bergamo, 1973) riflette sulla realtà e sulla percezione. I suoi dipinti rappresentano una realtà labile e dinamica, destinata a cambiare a seconda del punto di vista dello spettatore, allo stesso modo in cui la nostra percezione è soggettiva e mutevole perché contaminata da esperienze, storie e ricordi preesistenti. Coinvolgendo punti di colore puro, accostati separatamente sulla superficie microforata, le sue opere consentono all’occhio dello spettatore di mescolare la pittura e di riconoscerla solo quando si trova a una certa distanza dal dipinto, permettendo di sviluppare una idea di coscienza e armonia delle cose, oltre la loro apparenza. CARLO BIANCHI Architetto di Milano, venticinquemila giorni di pittura. Dipinge anche come un architetto, quando arriva nello studio ha già in mente una forma, che poi articola con sensibilità e talento singolari. Pier Maria Galli, scrivendo di lui, collega in modo convincente il fare artistico di Bianchi a una precisa ascendenza culturale, alla temperie sentimentale del Razionalismo comasco. Nelle sue tele, infatti, si vede la tavolozza lombarda di Mario Radice, le forme plastiche di Aldo Galli e l’astrazione geometrica di Carla Badiali, ma non solo. Da un lato i paesaggi di Bianchi sono immersi in una calma metafisica, dall’altro s stemperano in un realismo onirico. I suoi quadri chiedono silenzio e restituiscono armonia , da buon pittore crea opere visivamente potenti e intellettualmente eleganti: icone senza tempo. FRANZ BORGHESE Franz Borghese nasce a Roma il 21 gennaio 1941. Nella sua città si iscrive al liceo artistico di via Ripetta; fra i suoi insegnanti ci sono Giuseppe Capogrossi e Giulio Turcato. Borghese presenta la sua prima personale in via Margutta nel 1968, dall’anno successivo abbandona la drammaticità che caratterizza inizialmente la sua pittura per dare spazio alla satira e al sarcasmo: appaiono i primi personaggi, che indossano abiti e adottano gesti degli anni Dieci. Negli anni ’70 presenta una serie di opere dal titolo “Processo alla Borghesia”. Dal 1975 dedica un periodo di studi alla scultura e espone un’opera alla X Quadriennale di Roma. Numerose sono le mostre personali tenute in Italia e all’estero: Monaco, Londra, Caracas, Madrid, Vienna, Amsterdam e New York. L’artista muore improvvisamente nel suo studio nel 2005. L’impronta di Borghese è ben radicata per la tipologia dei personaggi e per la perentoria raffigurazione dei loro comportamenti estremi. WALTER TRECCHI Walter Trecchi (1964, Como), definito da Sergio Gaddi (Consigliere regionale della Lombardia) tra i migliori talenti della scena contemporanea nazionale, da oltre venticinque anni si dedica con costanza alla pratica della pittura di paesaggio. Nell’ultima produzione, intitolata Naturae e Metamorfosi ha deciso di “squilibrare” verso il tema ambientale e naturalistico. Se il giornalista Carlo Ghielmetti lo aveva definito prendendo a prestito le parole di Charles Baudelaire, un “botanico del marciapiede”, un conoscitore analitico del paesaggio urbano e delle sue componenti strutturali, ora potremmo inaugurare questa nuova fase di ricerca come quella di un “pittore della vita vegetale”. Come ha dichiarato Stefano Mancuso, le piante superiori sono sessili ma non sono immobili e insensibili. I vegetali sono capaci di ricevere segnali dall’ambiente circostante, di rielaborare le informazioni, di ascoltare e di reagire. L’altra serie di opere, dal titolo Metamorfosi, si concentra sull’elemento acquatico e sui riflessi cangianti che la trama dei rami crea sulla superficie specchiante dell’acq creando cerchi concentrici o geometrie oblique che sembrano richiamare in orizzontale le modulazioni e le griglie regolari degli edifici verticali. Qui l’artista recupera la sua cifra stilistica monocromatica e trasforma la tela in un impasto materico che dimostra una sensibilità tattile nei confronti delle componenti naturali dell’acqua, delle radici e dei rami e tramette tutte le vibrazioni luministiche e le frequenze sonore che dagli steli si propagano nell’ambiente acquatico e lacustre.VALENTINARTE
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