Donatella Baruzzi diplomata all’Accademia di Brera, ha una formazione in equilibrio tra arte e artigianato ceramico. Negli anni ’90 ha collaborato con il padre Glauco Baruzzi, artista e docente di pittura all’Accademia di Brera, realizzando su suo disegno progetti di grandi dimensioni in terracotta. I suoi materiali prediletti sono la porcellana e la terracotta dalla matericità molto caratterizzante: una è elegante, l’altra più rustica. Terra, acqua, aria, fuoco sono gli elementi coinvolti nella modellazione della sue opere, dallo stato crudo alla cottura nel forno. Dal 2008 parallelamente alla scultura e alla produzione di oggetti d’arredamento, Donatella espone nuove elaborate opere che presentano accostamenti di materiali grezzi e materiali raffinati dove pittura, tessuti, fili da ricamo e frammenti ceramici, creano composizioni formali che esprimono equilibrio e meditazione. Nelle opere più recenti credo sia importante sottolineare il felice equilibrio raggiunto tra tecnica ed invenzione, tra forma e segno, tra classico e moderno. Risulta evidente in questi lavori la formazione dell’artista: ceramista raffinata che di volta in volta reinventa il linguaggio specifico della materia piegandola a nuovi esiti espressivi. Amore per il lavoro e il sapere artigianale, fatto di precisione, cura dei minimi dettagli, dedizione instancabile che si realizza in opere solo apparentemente fragili ma, anzi, ricche di una loro forza intrinseca. E questa forza scaturisce naturale come esigenza di chiarezza nell’impaginazione sobria, nei delicati rapporti cromatici, nel gioco sottile di materiali che dialogano in trame, intrecci e sottili spessori. La grande tradizione della ceramica smaltata si sposa con la pittura e nuovi linguaggi, e c’è tutta quella attenzione operosa, femminile, nell’accostare frammenti, segnare col filo, ricamare come a voler fissar meglio concetti semplici e naturali. Sì, perché, come più volte ricordato a proposito delle numerose esposizioni di Donatella Baruzzi, la natura è tema di ispirazione costante, alfabeto enciclopedico di forme e trame, energia vitale e creatrice. l nomi delle sue opere spesso includono le coordinate geografiche di luoghi che hanno ispirato la sua immaginazione, a YouNique 2022 sarà esposta “Sahara 15°30’E 26°41’N”, la zona dove Beduini e Tuareg trovano le rose del deserto; l’opera è stata già esposta a “Sono tazza di te” a cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi, Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano Del suo lavoro hanno scritto Adriano Antolini, Glauco Baruzzi, Flaminio Gualdoni, Mario Quadraroli, Mario Giavino, http://www.donatellabaruzzi.com/biografia/DONATELLA BARUZZI
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