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AA SPAZIO ARTE

AA Spazio Arte è una nuova realtà attiva sulla piazza di Lugano dalla fine del 2022.

Il nostro è uno spazio dedicato all’arte declinata nelle sue più molteplici espressioni. Siamo orientati all’arte contemporanea sia astratta che figurativa, senza tralasciare le nuove espressioni artistiche. Organizziamo, quindi, esposizioni personali e collettive di pittori e scultori sia emergenti che già consolidati, sia svizzeri che stranieri, ma tutti accomunati dalla qualità delle opere.

Abbiamo, inoltre, un atelier con produzioni pittoriche originali ed anche la possibilità di creare opere su commissione o copie d’autore, grazie agli artisti che collaborano con noi.

Accanto all’attività della galleria in senso tradizionale, desideriamo rendere fruibile un mondo, che può apparire molto elitario, a quanti ancora non hanno avuto modo di avvicinarvisi. Questo è un progetto che ci sta molto a cuore e riteniamo che possa essere di grande interesse, in particolare per il modo in cui vorremmo proporlo.

Si tratta di eventi nel corso dei quali relatori d’eccezione presenteranno artisti, movimenti artistici o temi collegati all’arte, in modo piacevole, accompagnati da immagini, musica e filmati, così da non risultare mai noiosi, durante una merenda o  un aperitivo, secondo format già collaudati. Non la classica conferenza, quindi, rivolta solo ad un pubblico di appassionati, bensì un momento piacevole di svago che, però, diviene un’occasione di crescita personale. I temi di cui parlare sono talmente tanti, che siamo certi di poter soddisfare i gusti di tutti gli appassionati.

Il nostro è un progetto ambizioso: diventare un punto di riferimento dove incontrare nuovi artisti, conoscere artisti già affermati ma, soprattutto, dove imparare ad apprezzare l’arte in maniera conviviale. Una sorta di salotto artistico

La cultura è importante e deve essere resa fruibile a tutti, indipendentemente dalla preparazione personale. Spesso si nota quasi un timore reverenziale nei confronti di queste iniziative che, invece, possono essere proposte e vissute in maniera piacevole. Un piccolo contributo, quindi, alla crescita culturale del nostro territorio, accanto alle già ricche proposte offerte, anche a livello istituzionale.

 

La passione per l’arte ed il desiderio di condividere il bello hanno spinto Angela ed Alessandra ad intraprendere questo nuovo progetto a Lugano.

 

Per Angela Toscanini, una grande passione per le Arti Figurative, la Moda ed il Design, una preparazione all’Istituto Marangoni di Milano ed un lungo percorso artistico, l’hanno portata a prediligere la pittura con tecnica ad olio e mista. Oltre ad esprimersi come Artista, ha collaborato per anni con diverse Gallerie d’Arte e, successivamente, ha frequentato un corso per Curatrice d’Arte.

 

Per Alessandra Bruni della Spina, l’amore per tutte le forme d’arte nato in giovane età, l’ha trasformata in un’appassionata frequentatrice di musei, gallerie e scuole d’arte. Dopo gli studi umanistici e gli anni trascorsi all’estero, si è inserita nell’azienda di famiglia pur continuando a coltivare la propria passione al di fuori dell’ambito lavorativo.

 

Dedicarsi a questo nuovo progetto, è stato per entrambe il coronamento di un sogno.

 

AA Spazio Arte sarà presente a YouNique Lugano 2024 con i seguenti artisti:

Fabio Calvetti

Kane McLay

Pierre Rulens

Angela Toscanini

Marco Vido

Cesare Viola

FABIO CALVETTI

         

 

         

Fabio Calvetti, nasce a Certaldo (FI) dove tutt’ora  vive e lavora. Si è diplomato al Liceo Artistico ed alla Scuola di Pittura dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Alla SIAC di Firenze del 1987, viene inserito  in “Green Wave”, una selezione di giovani artisti italiani.

Gli anni ’90 vedono le prime mostre personali del pittore, in particolare fuori dall’Italia in Europa, Giappone e Stati Uniti. Fu allora che iniziò i suoi rapporti a lungo termine con la Shiraishi Gallery di Tokyo e la Schortgen Galerie in Lussemburgo. La sua attività è intensa, molte le sue esposizioni sia personali che collettive in Italia, negli Stati Uniti, in Germania, Spagna, Belgio e, soprattutto, in Giappone e Francia.

Numerose anche le partecipazioni a mostre d’arte e fiere internazionali e molti i premi e i riconoscimenti ricevuti.

KANE McLAY

         

 

         

Kane McLay, nato nel 1995 a Glasgow sin dalla più giovane età ha viaggiato moltissimo. All’età di 14 anni, aveva già frequentato 5 scuole in diversi paesi dall’Inghilterra alla Spagna a Dubai e alla Scozia.

Si è laureato nel 2017 al Duncan of Jordanstone College of Art and Design di Dundee in Scozia con un BA Hons in Fine Art, nel corso del quale ha studiato anche a Valencia ed ha ottenuto la borsa di studio John Kinross della Royal Scottish Academy.

Non appena laureato, McLay ha preso parte a varie mostre collettive prestigiose in Scozia, tra cui RSA e RGI Open Exhibitions ed è stato rappresentato dalla Compass Gallery alla London Contemporary Art Fair. Nel 2017 è stato dichiarato “uno dei migliori artisti emergenti nel disegno dal vero” dalla Ages od Wonder Live Life School di Edimburgo.Da quando si è trasferito in Toscana, nel 2018, McLay ha tenuto mostre personali presso la Tobian Gallery di Firenze e la River Concept Gallery di Pisa. Le sue opere fanno oggi parte di collezioni private a Londra, New York, Vancouver, Berlino, , St. Andrews, Edimburgo, Parigi e Roma.

Attualmente sta preparando la sua prossima mostra personale, che verrà inaugurata a marzo 2024 presso la Galerie Marguerite Milin di Parigi.

 

Kane McLay sin da piccolo ha manifestato grandi doti artistiche, sviluppate successivamente nel corso degli studi.

Dal carattere schivo, è riuscito a trovare la propria dimensione nella pittura, che ha da sempre rappresentato, per lui, un punto fermo e spesso anche un rifugio.

E’ un artista estremamente contemporaneo dall’innegabile preparazione accademica, chiaramente leggibile in tutte le sue opere.

Lui stesso si racconta ”volevo trovare un equilibrio tra i segni espressivi astratti che sono molto emotivi, molto diretti e molto primitivi con oggetti realistici all’interno dei dipinti ma anche un segno unico e distintivo altamente riconoscibile”.

Soggetti prediletti di Kane McLay sono le figure umane, ritratte spesso in movimento: le cogliamo nell’attimo prima e le seguiamo nell’attimo dopo,  in una sorta di tridimensionalità temporale.

Nei suoi ultimi lavori le figure parrebbero colte nell’istante di una metamorfosi, dall’essere umano sorge un uccello, un pappagallo, (o forse viceversa), quasi a testimoniare la nascita di un nuovo essere, in parte umano e in parte animale. Il che non può non riportarci alla mente le trasformazioni delle divinità nella mitologia. In queste opere è riuscito a sublimare  la sua  ispirazione da sempre legata alla bellezza della figura umana intimamente allacciata alla sua natura animalesca.

I suoi dipinti sono costruiti strato su strato e gli sfondi lasciano intravvedere quello che sta sotto, un po’ come i segni del tempo sui muri e sugli affreschi presenti nella sua città di adozione, segni che raccontano una storia che Kane McLay si ferma ad ascoltare affascinato.

PIERRE RULENS

         

 

         

Pierre Rulens, nasce a Bruxelles nel 1958.

Da genitori architetti Pierre Rulens è entrato presto in un mondo di artisti, amici intimi della famiglia. Tra queste personalità si annoverano Paul Delvaux, George Grard, il violoncellista Van Hecke e molti altri.

Questo ambiente lo ha ben presto permeato di creatività e di un’immensa ammirazione per queste persone. Nel suo percorso ha così inevitabilmente trovato la propria strada nel lavoro della materia e delle forme.

Numerosissime le sue partecipazione ad esposizioni collettive e personali in Belgio, Francia e Stati Uniti come pure molti sono i premi e riconoscimenti ricevuti.

ANGELA TOSCANINI

Angela Toscanini, pittrice milanese di talento, curatrice d’arte, comproprietaria della Galleria AA Spazio Arte di Lugano.

Una grande passione per le arti figurative e la moda, una preparazione all’Istituto Marangoni di Milano ed un lungo percorso artistico, l’hanno portata a privilegiare la pittura con tecnica ad olio e mista.

Nel corso della sua carriera artistica, ha partecipato a varie esposizioni sia collettive che personali in Italia e all’estero, ed ha eseguito diverse opere su commissione.

Oltre ad esprimersi come artista, ha collaborato per anni con diverse Gallerie d’Arte e nel settore di Home Staging.

MARCO VIDO

         

Marco Vido ci accoglie e ci accompagna in un giardino, o meglio, nell’intimità del suo giardino.

Un tripudio di colori, di infiorescenze che paiono pervaderci persino con il proprio profumo. È la forza della natura che tutto riempie, riappropriandosi degli spazi da noi, per lungo tempo, rubati. Una natura che è madre.

Dopo la serie “earthless”, in cui la Terra è descritta come una landa desolata, dove non c’è più spazio per l’uomo, in una catarsi del pianeta che si rinnova, dove protagonisti sono i colori della terra e del ghiaccio, ci ha presentato “in flore horto” in cui i colori accesi di fiori dalle forme stilizzate irrompono potenti, fino a giungere, oggi, a “flōrĕo” in cui i fiori, molto più riconoscibili, dominano totalmente la scena.

Marco non è nuovo alla rappresentazione del fiore come simbolo, penso a “Le rose di Damasco in guerra”, sue opere di alcuni anni fa, ma la differenza è palpabile: quelle rose erano eteree, dipinte a volte su veli, quasi a sussurrare le anime di quelle donne che vivevano e morivano tra le violenze di una delle tante guerre assurde.

I fiori di “flōrĕo” sono invece forti, prepotenti nello sbocciare, quasi sfacciati nella fioritura. Sono l’immagine della rivincita, della resilienza. Simbolo del risveglio, della rinascita.

Un anelito di speranza per l’essere umano, da sempre al centro del lavoro di Marco, che deve poter riuscire a “fiorire” senza nessuna limitazione imposta dalle convenzioni sociali.

E sono appunto la positività e la gioia a trasparire da questi ultimi lavori, uno sguardo rivolto ad un futuro che, con il contributo di ciascuno di noi, potrà tornare a riempirsi di colori e profumi, proprio come un giardino in primavera.

 

Biografia

Marco Vido, nasce nel 1960 a Como, dove vive e lavora.

La “provenienza” è l’architettura. Dopo trent’anni di concorsi, progetti, realizzazioni, restauri, insegnamento, ha abbandonato, nel 2001, ritenendo esaurito l’entusiasmo di un mestiere magico, in cui il fare architettura era vitale. Guardandosi intorno il principio dell’architettura era troppo spesso negato, offuscato, da norme e regole, anche nate per proteggere, ma il risultato andava solo a scapito della qualità, a scapito dell’architettura, a scapito del territorio. Troppo scollegato, a volte, dall’uomo e dal territorio. Questo, il “motore” del suo fare.

Anche nell’arte ha dovuto fare delle scelte di posizione. Ha sempre ritenuto che l’arte debba rispondere, o a sé stessi, o alla società. Ha scelto la seconda. Non che una fosse più giusta una dell’altra; è l’indole; è lo scopo. Il perché del “devi fare”, “devi dire”, non tacere.

Molte sono le esposizioni a cui ha partecipato, sia personali che collettive, in Italia, Francia e Svizzera, senza dimenticare le aste benefiche a cui ha donato le proprie opere.

CESARE VIOLA

         

 

         

Le sue opere nascono nel sogno, anzi nella fase ipnagogica del sonno, proiezioni mentali talmente vivide da sembrare reali, che si traducono in immagini eidetiche che Cesare riproduce e plasma. Le visioni prendono così vita, provenienti da una dimensione superiore alla coscienza, libere dai vincoli e dai condizionamenti del mondo reale, ma caratterizzate da elementi misteriosi e criptici.

Figure i cui contorni indistinti impediscono di vedere appieno le loro sembianze.

Ed è quello che Cesare vuole: creare connessioni e  corrispondenze tra il mondo oggettivo e le sensazioni soggettive.

Incontriamo nelle sue opere equilibrismi difficili quasi funambolici: superare i limiti imposti dalla natura, diviene per lui una sfida che si traduce in bisogno di trasformare e di rendere difficile l’interpretazione.

Ci troviamo così a confrontarci con eteree figure antropomorfe; con animali possenti e fieri, fissati in posizioni plastiche; con sfere che si materializzano e innestano nei corpi degli animali; con tagli di luce, intersezioni, intrichi…

Tra le sue opere particolare rilievo hanno i tori: animali combattivi, senza inibizioni, indomiti, potenti, liberi, divenuti emblema, presso i collezionisti,  della forza incontenibile, del successo e della fortuna grazie al valore simbolico legato alla borsa (Bull Market).

 

NOTE BIOGRAFICHE

 

Cesare Viola nasce a Catania il 12 agosto 1963 ed in tenerissima età si trasferisce con i genitori a Campione D’Italia.

Bambino sensibile e solitario, dimostra la propria propensione artistica molto prematuramente.

Il mondo straordinario dell’arte si aprirà a lui in età adolescenziale. Gli schizzi ed i disegni di quegli anni definiranno il suo stile personale ed è nella ricerca di rendere tridimensionali le proprie visione, che approderà alla scultura.

Lo stile di Cesare Viola è stato definito come la fusione tra il contemporaneo di impronta surrealista ed il figurativo metamorfista. E`influenzato inizialmente dalla precisione delle opere di Michelangelo e di Leonardo Da Vinci poi dai grandi maestri come Salvador Dalì, da Igor Mitoraj, da Hans Ruedi Giger, da scultori russi come Dashi, Alexsander Samvel e Igor Kitzberg, cosicché le sue sculture sono caratterizzate da una complessa progettazione e realizzazione.

Ha esposto le proprie opere in molte mostre sia personali che collettive in Svizzera, Rep. Ceca , Italia ed ha partecipato a diverse biennali d’arte.

Le sue sculture fanno parte di prestigiose collezioni sia private che pubbliche.

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AA Spazio Arte

AGalleria d’arte: opere pittoriche, scultoree, fotografiche

Corso Elvezia 2, Lugano, Svizzera

T. (+41) 91 9933838

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