1. Susanna De Angelis Gardel 2. Susanna De Angelis Gardel Hera 2024 Bronzo e Bronzo bianco cm 32 x 30 x 29 3. Susanna De Angelis Gardel Susanna De Angelis Gardel è nata a Roma. Vive e lavora a Lugano. Dopo gli studi umanistici ed una laurea in Lingue e letterature straniere moderne, nel 2006 decide di dedicarsi all’arte, naturale conseguenza di una riflessione interiore intrapresa molti anni prima. L’arte, dunque, come ricerca, in una dimensione di indagine individuale, libera da qualsiasi vincolo, obbligo o dovere. Susanna si avvicina inizialmente alla pittura, esplorando diverse tecniche, soprattutto in ambito figurativo e prediligendo l’uso del colore ad olio, di cui ama fin da subito la morbidezza. Una prima serie è Creatures (2011), ispirata ai grandi animali della savana, un ‘mal d’Africa’ impresso su tele bianche di grandi dimenisoni. Il passaggio dalla bidimensionalità della pittura all’incontro con la tridimensionalità della scultura rappresenta la naturale evoluzione di un percorso in continua evoluzione e dal 2017 l’artista si dedica quasi esclusivamente alla scultura, proseguendo la propria esplorazione, in un esercizio atto a rendere visibile l’invisibile, plasmando un materiale – il bronzo – che si puo’ finalmente articolare nello spazio. “Karékla, una sedia per l’anima” (2019) è il primo grande progetto di sculture: un turbinio di pensieri che spesso agita la nostra mente e che talvolta se ne impadronisce. La rappresentazione fisica e materica di quel dialogo interiore che spesso ci anima, ricco di paure, pregiudizi, storie, speranze e del quale talvolta non abbiamo neppure coscienza. Un’intuizione modellata in bronzo, in forma di sedia, l’oggetto che per Susanna « piu’ di altri evoca il senso del fermarsi, del riposare, dello “stare”. Spesso noi vorremmo che il meccanismo che ci imprigiona si allentasse e che i nostri pensieri si acquietassero, si “ sedessero” lasciando spazio ad un sentimento di pace. Piccole sedute piene a raffigurare pensieri carichi di energia contrapposte a sedute vuote, pensieri la cui energia si è definitivamente dissolta. » Il nome greco, i visi anonimi e senza espressione, l’assenza di un tempo dato e l’ “universalità” rendono le recenti sculture dell’artista opere straordinariamente partecipi della più profonda e intima condizione umana.SUSANNA DE ANGELIS GARDEL
Anthia e Aphia
2019
Bronzo e Bronzo bianco
75 x 66 x 42 cm
Untitled
2024
Nei primi lavori prevalgono i momenti della vita reale, una pittura figurativa vicina al materiale fotografico raccolto attraverso i molti viaggi realizzati negli anni.
In Creatures 2 (2015), invece, l’attenzione si sposta sulla persona: figure umane dipinte sul retro della tela, persone “invisibili”, che abitano la strada, cui spesso viene offerto solo uno sguardo frettoloso, a cui Susanna restituisce attenzione e forte identità.Vedi anche: