Paola Tondello nasce in Italia il 20 maggio 1974. Vive in Svizzera e si occupa principalmente di produzione di opere pittoriche per immobili e ville di pregio. Coltiva la sua passione per l’arte sin dalla più tenera età. Il percorso della vita la porta inizialmente ad imboccare una strada diversa rispetto a quella dell’arte muovendo i suoi interessi a favore del campo giuridico, silente l’amore nei confronti dell’espressione artistica si fa avanti e, negli anni, l’artista necessita di soddisfare una sua personale urgenza manifestando il suo pensiero e la sua forza con l’arte pittorica.
Dopo varie importanti sperimentazioni sul colore, luce, armonia ed equilibri, il marchio caratteristico dell’autrice è il colore. I colori rimestati tra loro e sgravati per sottrazione dall’uso cosciente della spatola vanno a tracciare, nei vari cicli proposti, la sua personale texture grammaticale di messaggi. La tela accoglie il pensiero e “comanda” traducendo, attraverso l’eccitazione cromatica del colore, lo stato d’animo vissuto dall’artista in quel preciso palpito, per questo la sua pittura è istantanea, galoppa fianco a fianco con i suoi pensieri ed emozioni più intime e profonde.
Da qui nasce il ciclo di quadri dal titolo “Tela Comanda Color”, composto da originali composizioni di strati cromatici. La pittrice infatti avverte la forza coinvolgente del colore quale realtà concreta e tangibile della vita reale, al di là della mera percezione ottica. Il colore è emozionalità profonda, corrispondenza visuale con i suoni dell’Anima, secondo il dettato di Kandinsky che, nel suo ‘Lo spirituale nell’arte’ del 1912, individuò questa intima ed intrinseca connessione animica. Un azzurro intenso ed infinito è suono di flauto, un blu profondo d’oltremare è greve suono di organo, il rosso vermiglio è squillo acuto di tromba. Quel colore che trae senso dalla luce che lo definisce e lo afferma è dunque energia intensa, territorio immenso di indagine. La Tondello vi si immerge a piene mani. Ma a lei non basta rappresentarlo quale citazione visuale, fenomeno percettivo che incanta lo sguardo e sollecita il sogno od il ricordo. È il momento dell’energia ‘folle’, dei contrasti inattesi, degli effetti sconvolgenti ed irrituali derivanti da arditi accostamenti. È la pittura del non-pensiero, dell’atto liberatorio dell’intuizione, dove la tela davvero ‘comanda’ prima il cuore e poi la mano, reclamando l’immediata occupazione di ogni spazio disponibile. Emergono allora pulsioni sopite, forze dell’inconscio, sensazioni sconosciute ora magicamente rese manifeste.PAOLA TONDELLO
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